Utilizzo dell'Ecografia in Fisioterapia: quale è la "Scope of Practice" del Fisioterapista?
L'articolo recensito in questo editoriale inizia con l'illustrare come molti Fisioterapisti abbiano iniziato ad utilizzare l'Ecografia nel loro lavoro clinico nel corso degli ultimi anni, con la finalità di fornire un trattamento riabilitativo più preciso ed affidabile.
Il primo utilizzo dell'Ecografia in Fisioterapia è stato descritto il letteratura nel 1980. Da allora la situazione è evoluta molto, arrivando al 2006 con il primo International Symposium on Rehabilitative Ultrasound Imaging (RUSI), che ha dato seguito ad una serie di pubblicazioni scientifiche sull'argomento.
Nonostante tutto, ad oggi vi è ancora molta confusione sull'utilizzo di una terminologia associata all'utilizzo dell'Ecografia in campo Fisioterapico.
Dal Symposium del 2006 è emerso l'utilizzo di quella che viene definita Ecografia a Scopo Riabilitativo (Rehabilitative Ultrasound Imaging), finalizzata alla valutazione della morfologia e della funzione muscolare, oppure un utilizzo di feedback da utilizzare nel percorso riabilitativo.
Dal 2006 ad oggi la situazione è ulteriormente variata, ed attualmente vengono identificate ulteriori 3 distinte categorie di utilizzo dell'Ecografia in Fisioterapia, che sono:
1) Diagnostic Ultrasound Imaging: con lo scopo di identificare e monitorare patologie (diverso dalla Diagnosi, che è di pertinenza del medico chirurgo. Questa parte viene utilizzata dal Fisioterapista durante la valutazione differenziale, per riconoscere eventuali Bandiere Rosse).
2) Interventional Ultrasound Imaging: con lo scopo di effettuare procedure Ecoguidate, come ad esempio dry-needling o infiltrazioni (in Italia la legislazione non consente questi interventi al Fisioterapista).
3) Research Ultrasound Imaging: utilizzo dell'apparecchio Ecografico come supporto in ricerche cliniche, ad esempio per misurazioni ecc.
Tutte queste categorie vengono ricomprese nel "Point-of-Care Ultrasound", che è così definito: "una Valutazione Ecografica effettuata da un professionista sanitario, spesso in seguito ad un esame fisico (valutazione funzionale), con lo scopo di chiarire alcuni fatti riscontrati, o di utilizzare le immagini come guida per migliorare il successo di una procedura, particolarmente in setting dove guadagnare tempo per giungere alla diagnosi o procedere al trattamento è importante".
In contesto Fisioterapico, il Point-of-Care Ultrasound viene definito: "una forma di valutazione con utilizzo di Ecografia, con l'intento di approfondire alcuni elementi non chiari emersi dalla valutazione, con lo scopo di aumentare la qualità e l'efficacia del trattamento fisioterapico".
L'articolo segue dando una carrellata delle 4 categorie in cui i Fisioterapisti utilizzano il supporto Ecografico, dove alle 3 categorie precedentemente descritte, viene affiancata la 4 categoria, corrispondente alla Rehabilitative Ultrasound Imaging.
Ognuna delle 4 categorie viene illustrata nel dettaglio dagli autori, indicando precise attività eseguite in campo fisioterapico, riportando gli opportuni riferimenti bibliografici.
L'articolo continua sottolineando come attualmente non sia previsto un percorso di formazione condiviso a livello internazionale, e getta quindi le basi individuando le competenze chiave necessarie al Fisioterapista che utilizza l'Ecografo in supporto alla sua attività clinica.
Questa lettura termina con una Call to Action da parte degli autori nell'identificare degli standard internazionali, utilili a regolamentare in modo più preciso l'utilizzo dell'Ultrasound Imaging in Fisioterapia.
Vi consiglio la lettura integrale dell'Articolo (Open Access).
Ecco il link diretto all'articolo su PubMed: